ASSOSEMENTI CONTRO L’ILLEGALITA’

La lotta all’illegalità e’ una priorità’ assoluta per il settore sementiero.
L’uso di seme illegale rappresenta una minaccia per tutta la filiera agroalimentare: innanzitutto e’ un reato che viola la legge sementiera 1096/71 e successive modifiche nonché la normativa fiscale; inoltre il seme non certificato, quindi non controllato dal campo allo stabilimento, non può offrire i necessari requisiti di sanità, qualità e tracciabilità sempre più richiesti dai consumatori; non ultimo, utilizzare seme illegale sottrae risorse alla ricerca e quindi all’innovazione in campo vegetale, indispensabile per migliorare e adeguare alle esigenze del nuovo millennio le caratteristiche produttive e qualitative della varietà coltivate. E’ evidente che le illegalità nelle sementi causano un danno a tutta filiera agroalimentare e dovrebbero pertanto costituire un obiettivo da colpire per tutti gli attori impegnati nella produzione.
Per i motivi citati Assosementi e’ fortemente impegnata su questo fronte e sta stringendo importanti alleanze con le strutture demandate al controllo e alla penalizzazione delle illegalità, quali ICQRF-Ufficio repressione frodi del Mipaaf e la Guardia di Finanza.
In questo ambito Assosementi e’ stata recentemente invitata a portare un contributo in occasione del 2° Workshop formativo in “Tutela della proprietà intellettuale“, tenuto a L’Aquila presso la Scuola Ispettori e Sovraintendenti della GdF.
Davanti a 350 allievi marescialli Franco Brazzabeni, presidente della sezione Cereali, e Stefano Conti, funzionario dell’associazione, hanno illustrato le attivita’ e le criticita’del mondo sementiero, dettagliando le azioni illegali inerenti il seme compiute da vari soggetti operanti nella filiera.
La partecipazione a questo importante evento e’ stata l’occasione di stringere i rapporti Assosementi/GdF e gettare le basi di un’azione sempre piu’ incisiva ed efficace dell’Arma nei confronti degli autori dell’illegalita’.
Il Workshop ha visto la partecipazione anche di relatori della GdF come il generale Tatta e il colonnello Paiano, oltre che di Indicam (Istituto per la lotta alla contraffazione, che rappresenta i piu’ importanti marchi industriali a livello mondiale) e dell’Associazione Italiana Editori.