FRUMENTO, NERVOSISMO SUI MERCATI

Una recente indagine svolta da International Grain Council, una delle maggiori autorità a livello mondiale nello studio del commercio delle cosiddette commodities, ha rilevato nervosismo e insicurezze in un mercato che comunque resta ben fornito e non a rischio di carenza.

La conseguenza è un momentaneo innalzamento dei prezzi all’esportazione.
Alla base di questa reazione c’è la situazione climatica che da qualche mese interessa le aree di coltivazione del frumento negli Stati Uniti, con una perdurante siccità nelle pianure del sud, che in alcuni casi ha raggiunto livelli di guardia. La preoccupazione tende ad aumentare con l’arrivo della primavera, un periodo in cui le esigenze idriche del frumento sono maggiori.
A completare il quadro sono le previsioni relative al secondo quadrimestre del 2018, durante il quale l’azione del “Nino” porterebbe ad un perdurare della siccità.
Il rischio di gelate tardive in USA e nella regione del Mar Nero è un ulteriore motivo di preoccupazione.
Per contro, le previsioni di produzione in EU e Est Europa sono al momento positive, nonostante le basse temperature registrate in Ucraina.
Le prossime settimane saranno utili per capire meglio le tendenze dei mercati, con particolare attenzione all’area Mar Nero, ormai considerata il nuovo “benchmark” del settore.