STA ARRIVANDO IL FRUMENTO OGM

L’agricoltura, in varie parti del mondo, sta fronteggiando il grave problema della siccità. In alcune aree, ad esempio in Africa, si combatte da sempre con questi eventi estremi. In altre, dall’Australia al sud e nord America, la siccità è un fenomeno occasionale ma sempre più frequente. In questo 2022 anche l’Europa, e il nord Italia in particolare, stanno attraversando una crisi idrica senza precedenti negli ultimi decenni. Nel nostro Paese si discute di interventi a breve (razionamento dell’acqua potabile, abbassamento del livello di laghi e bacini) e lungo termine (progettazione di nuovi invasi, riduzione delle perdite, ecc.). Azioni tutte necessarie, alcune molto costose e impegnative. Sembra però che si stia trascurando la strada che potrebbe portare in tempi relativamente brevi a contrastare efficacemente la carenza d’acqua, rendendo le coltivazioni resilienti a questo fattore limitante e quindi più competitive: il miglioramento genetico. Mentre in Europa si continua a professare un ostinato no alle piante geneticamente modificate e vi sono timide e contrastate aperture alla genomica, altrove si stanno lanciando varietà OGM resistenti alla siccità.

I meriti della genetica

Negli ultimi 70 anni le produzioni agricole hanno fatto registrare incrementi molto significativi, grazie al miglioramento delle tecniche colturali, alla chimica, alla meccanizzazione e, soprattutto, alla ricerca genetica. In media, la crescita è stata pari a +1% all’anno. Ora la sfida principale è costituire varietà resistenti ai cambiamenti climatici, vale a dire alle alte temperature e soprattutto alla siccità. Per questo, la genetica tradizionale non basta più. Lavorando con incroci e selezione sono normalmente necessari 10 anni per ottenere una nuova varietà, senza nessuna garanzia sul risultato finale. Tempi lunghi e poca precisione operativa, condizioni inaccettabili per le esigenze dell’agricoltura del futuro prossimo, che si è posta obiettivi molto ambiziosi con scadenze ravvicinate, come quelle previste dalla PAC 2023-27. La bio ingegneria permette di identificare i geni responsabili dei caratteri di interesse e di modificare parti di DNA per ottenere un risultato “chirurgicamente” preciso, in tempi sensibilmente ridotti. Da qui i prodotti transgenici, ampiamente diffusi in tutto il mondo (eccetto l’Europa), e l’ultima generazione rappresentata dalla cisgenesi, ancora in fase di studio.

L’Argentina apre la strada

La notizia del giorno è l’approvazione, da parte del FDA-Food and Drugs Administration, di una varietà di frumento OGM, di proprietà dell’argentina Bioceres Crop Solutions. Un primo passo per la coltivazione negli USA, che dovrà essere sancita da USDA. Potrebbe essere una rivoluzione per il settore cerealicolo. Finora le varietà geneticamente modificate erano limitate alle specie cotone, soia, mais e colza, coltivate su 190 milioni di ettari in 29 Paesi. Bioceres prevede di ottenere l’autorizzazione per commercializzare il frumento HB4 anche in Australia nel 2023, mentre l’Argentina l’ha già fornita. Nel frattempo Brasile, Colombia, la stessa Australia e la Nuova Zelanda hanno approvato l’uso di farine derivate da questa varietà in alimenti umani e animali. Secondo quanto dichiarato dal costitutore, la tecnologia presente in HB4 permette di aumentare le rese del 20% in condizioni di coltura con limitate risorse idriche. Tra l’altro, Bioceres sta anche lavorando ad una soia dello stesso tipo. Pur con tutte le cautele dovute nei riguardi di un prodotto OGM, che per la prima volta sarebbe destinato anche al consumo umano diretto, sotto forma di pane e prodotti da forno, l’interesse per HB4 sta crescendo. Negli ultimi anni le produzioni di frumento nel mondo sono state ridotte dalla siccità e questo ha causato aumenti sensibili di prezzo della materia prima, già quando il conflitto ucraino non era scoppiato. Per questo alcuni Paesi grandi produttori ed esportatori di grano tenero potrebbero decidersi presto alla conversione in OGM della coltivazione del grano.

Intanto in Svizzera, Europa ma non EU, da alcuni anni si eseguono prove all’aperto di frumento geneticamente modificato.

01/07/2022

Franco Brazzabeni