FRUMENTO BIO ARRICCHITO PER NUTRIRE MEGLIO

Il frumento è, assieme al mais, il cereale più coltivato nel mondo, pertanto entra nella dieta di miliardi di persone, compresi noi europei che ne facciamo uso in varie forme, come pane, pizza, prodotti da forno, divenute vere bandiere della nostra alimentazione.
Quando però il frumento è non solo la base ma anche il componente principale della dieta, con scarsa presenza di alimenti apportatori di altri nutrienti come proteine, vitamine e sali minerali, vi possono essere conseguenze gravi per la salute.
E’ un fatto che molte persone hanno un’alimentazione povera di minerali fondamentali per la salute, come ferro, zinco, calcio e manganese. Capita per ragioni economiche, quando non ci può permettere una dieta più ricca, ma anche perché spesso ci si alimenta in modo sbagliato, non equilibrato e completo. E’ un problema serio, se pensiamo ad esempio che il 60$ della popolazione mondiale non assume abbastanza ferro con il cibo abituale.
Per migliorare l’alimentazione finora si è intervenuti, ove possibile, arricchendo la farina del grano con integratori in grado di compensare le carenze minerali.
Oggi si comincia a pensare a una nuova tecnica, basata sul miglioramento genetico.
I ricercatori statunitensi la chiamano “biofortification“, noi possiamo tradurla in arricchimento, o meglio bio arricchimento. L’obiettivo è costituire nuove varietà di frumento in grado di fornire una farina naturalmente dotata di un elevato livello di nutrienti.
Robert Graybosch di USDA Agricultural Research Service, partendo da questi presupposti sta guidando il suo gruppo di lavoro a selezionare, attraverso l’ingegneria genetica, tipi di grano che combinino tre fondamentali caratteri: 1) basso contenuto di acido fitico e fitati, sostanze presenti nella crusca e nei semi, che agiscono da fattori anti nutrizionali, impedendo o rallentando l’assorbimento di vari minerali, tra cui il ferro; 2) elevato tenore proteico; 3) soddisfacente produttività. Quest’ultimo fattore non è scontato, in quanto spesso l’alta qualità dei grani non si accompagna a prestazioni produttive di eccellenza.
I primi risultati dicono che è possibile combinare le tre caratteristiche e trasferirle in varietà coltivabili in varie zone di produzione.
In attesa di questo super frumento, meditiamo tutti sulle potenzialità delle nuove tecniche genetiche per risolvere vari problemi legati all’alimentazione; potenzialità a cui noi europei stiamo rinunciando, vedi sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea sulle New Breeding Techniques dello scorso luglio, in nome di un incomprensibile rifiuto del progresso nelle sue varie forme.

Fonte: Seed World, 5 ottobre 2018