AGRIPANORAMA 5/18

A MILANO SI PARLERÀ’ DI SORGO
Il sorgo è una coltura dalle grandi potenzialità, ma ancora troppo sottovalutata da agricoltori, stoccatori e trasformatori. Se inserito nelle rotazioni in parziale sostituzione del mais, potrebbe risovere molti problemi agronomici ed elevare il reddito delle aziende.
Quindi è opportuno parlarne. Ci ha pensato Sorghum ID, l’associazione europea che raccoglie varie aziende del settore, organizzatrice del 2° Congresso europeo del Sorgo. L’evento si terrà a Milano nei giorni 7 e 8 novembre prossimi e il programma affronterà le tematiche agronomiche, economiche ed organizzative di questa specie. Un’occasione d’oro soprattutto per gli agricoltori, alla ricerca di alternative concrete per migliorare i loro redditi.

LA RICERCA VEGETALE CONTRO LA CARENZA DI FERRO
L’anemia da carenza di ferro è una grave patologia che affligge oltre 2 miliardi di persone nel mondo, in particolare quelle che abitano le zone più povere del pianeta, la cui alimentazione è basata sui cereali. L’effetto principale è una scarsa produzione di emoglobina, con conseguente debilitazione dell’organismo.
L’University of Massachussets ha iniziato a studiare il problema, focalizzando l’attenzione sui meccanismi che regolano l’assunzione di ferro nelle piante. Il ferro è un importante micro elemento utilizzato dai vegetali, come da tutti gli organismi viventi, ma è una sostanza ossidante che, quando in eccesso, può causare danni ai tessuti. Per questo le piante dispongono di sistemi evoluti e piuttosto “rigidi” per il suo controllo nelle varie parti di cui si compongono. Per esempio, il chicco di riso non contiene ferro, mentre nelle foglie questo è presente. Quindi, oggi siamo in grado di far arrivare il ferro nelle foglie, tramite la nutrizione vegetale, ma non nel granello; i ricercatori cercano di capire quale gene, e di conseguenza quale proteina, è coinvolto nella trasmissione di segnali relativi alla traslocazione del ferro all’interno della pianta. Il passo successivo sarà indurre una mutazione che “inganni” la pianta, che così non impedirà più al ferro di arrivare al chicco.
Una realistica speranza per combattere la denutrizione.

Scientists Work to Crack a Code that Might Help Nourish the World