CIBO A RISCHIO PER I CAMBIAMENTI CLIMATICI

Il rischio di carenza di cibo in molti paesi potrebbe aumentare a causa dei cambiamenti climatici: è il risultato di uno studio compiuto recentemente in 122 paesi in via di sviluppo dall’università di Exeter, in Inghilterra. Alla ricerca hanno collaborato Unione Europea, MET office, le università di Creta e di Cranfield e il Rossby centre.
Secondo i ricercatori, guidati dal prof. Richard Betts, un riscaldamento globale di 2 gradi, rispetto all’era pre-industriale, porterebbe conseguenze negative per l’agricoltura e quindi minori possibilità di garantire l’approvvigionamento alimentare.
Il riferimento è soprattutto a paesi di Africa, sud America e Asia, quindi quelli economicamente meno forti.
Le anomalia climatiche potrebbero avere effetti diversi: in molti casi è prevedibile un aumento dell’umidità sotto forma di precipitazioni, con possibili danni alle colture o addirittura rischio di inondazioni. In altri casi il timore è di situazioni opposte, con periodi di siccità prolungata.
Il primo scenario, forti piogge e rischio esondazioni, lo si può prefigurare nell’Asia meridionale e orientale, in particolare nel bacino del Gange.
Il secondo, caratterizzato da scarsità d’acqua, potrà interessare il sud di Africa e America, ove l’apporto idrico nel bacino Amazzonico potrebbe subire riduzioni del 25%.
Come nel recente passato, questi avversi eventi climatici porterebbero, oltre che a una locale e momentanea carenza di produzione agricola, ad un calo delle scorte mondiali di cereali, con conseguente innalzamento dei prezzi delle commodities alimentari.
Una decina di anni fa, un’analoga congiuntura portò alle cosiddette “rivolte del pane” in vari paesi come quelli del Maghreb.
 La ricerca è stata pubblicata sulla rivista “Philosophical Transactions of the Royal Society” in un articolo intitolato “Changes in climate extremes, fresh water availability and vulnerability to food insecurity projected at 1.5°C and 2°C global warming with a higher-resolution global climate model”.
Fonte: European Seed.