AGRIPANORAMA 4/18

AZOTOFISSAZIONE PER IL FRUMENTO: FORSE CI SIAMO.
Uno dei sogni degli agronomi e degli agricoltori è quello di poter disporre di piante in grado di fissare l’azoto atmosferico e utilizzarlo per la loro crescita e i vari processi fisiologici, analogamente a quanto già è possibile fare con le leguminose, grazie all’azione di batteri simbiotici.
Forse questo sogno sta diventando realtà, grazie ad un gruppo di lavoro anglo-cinese. I ricercatori hanno scelto di seguire una nuova strada, cercando di semplificare il meccanismo di fissazione. Questo processo è piuttosto delicato e normalmente coinvolge un gran numero di geni, ma con il nuovo metodo di ingegneria genetica questi sono limitati a un piccolo gruppo di “geni giganti”, il cui inserimento nella pianta è quindi notevolmente semplificato.
L’innovazione è semplicemente rivoluzionaria ed è in corso di applicazione e fissazione sul frumento. Se confermata potrebbe rappresentare un formidabile vantaggio per i coltivatori, non più costretti ad utilizzare concimi chimici, nonché per l’ambiente, dato che l’uso dei fertilizzanti azotati rilascia nell’atmosfera notevoli quantità di gas serra.

Nitrogen Fixation Engineering In Cereal Crops Moves A Step Closer

AVREMO PIANTE PIÙ’ TOLLERANTI LE MALATTIE
L’auto difesa delle piante dai patogeni è uno dei grandi obiettivi della ricerca in campo vegetale. Sembra che la Kentucky University stia registrando alcuni significativi passi avanti in questo senso.
I ricercatori del College of Agricolture, Food and Environment stanno studiando i meccanismi con cui le cellule attaccate da un patogeno sono in grado di comunicare ad altre parti della pianta, attraverso segnali di natura chimica, l’infezione in atto, allo scopo di difendersi dalla stessa.
Si è scoperta l’importante funzione svolta dall’acido pipecolico e il suo funzionamento all’interno della pianta, ove agisce in stretta connessione con altre sostanze chimiche, formando un vero e proprio “team”.
Questo sistema di “comunicazione” è utilizzato dalle piante anche per la ricerca della luce e a livello radicale.
L’obiettivo è rafforzare l’azione di queste sostanze chimiche per aumentare la reazione delle piante alle malattie e quindi la loro tolleranza ad esse, senza l’uso, o con uso più limitato, di principi attivi di sintesi.

Researchers Make Important Finding in Plant Disease Resistance